Nichel: intolleranza e allergia

Negli ultimi anni si sente sempre più spesso di persone che soffrono di intolleranza o allergia al nichel. Ma qual è il motivo?

Partiamo col dire che il nichel, è un metallo presente in natura che avendo come caratteristiche la resistenza e la duttilità, è perfetto per essere utilizzato per la produzione di leghe, monete, gioielli e molto altro.

Infatti quando parliamo di nichel, non parliamo solo di intolleranza alimentare, ma anche di ipersensibilità da contatto (come indumenti, detersivi e creme).

Il nichel è praticamente presente in tutta la frutta, la verdura e in generale in tutti gli alimenti perché lo si trova non solo nel terreno, ma anche come residuo di lavorazione o di conservazione.

Anche alcuni processi di trasformazione del prodotto possono aumentare il quantitativo di nichel: è il caso dei cereali da colazione o delle farine che passano attraverso tubazioni metalliche.

Per queste motivazioni, quando parliamo di senza nichel, in realtà parliamo di low nichel, perché seppur in minima parte è sempre presente.

Il nichel ha la capacità di legarsi alle proteine e per questo è responsabile dell’induzione di risposte immunitarie specifiche, che portano a reazioni allergiche. Queste possono essere evidenti nella pelle ma possono verificarsi anche in altre parti del corpo. Può anche portare a reazioni infiammatorie in soggetti predisposti o con livelli di infiammazione alti (colon irritabile, endometriosi).
Anche se le reazioni predominanti al nichel si verificano dopo l’esposizione cutanea, l’esposizione orale al nichel può potenzialmente indurre anche questi effetti, e in particolare può provocare reazioni di riacutizzazione in individui già sensibili che soffrono di dermatite sistemica da contatto.

Ecco perché è difficoltosa non solo la diagnosi, per via di sintomi molto diversi tra loro, ma anche una dieta in cui escludere totalmente il nichel.

Parlando nello specifico di problematiche legate al nichel, bisogna specificare che si tratta di un’allergia o un’intolleranza “ad accumulo”, che tende a manifestarsi nei soggetti che hanno fatto un largo uso di questo metallo. Oltre a questo aspetto bisogna dire che queste problematiche insorgono prevalentemente a chi soffre di permeabilità intestinale e pertanto basta una piccola quantità di nichel per scatenare una reazione immunitaria.

Come per tutti gli allergeni anche per il nichel si può parlare di allergia o intolleranza, ma in cosa differiscono?

Se sei allergico al nichel avrai sicuramente manifestazioni e sintomi molto più evidenti rispetto a chi è intollerante, questo però non vuol dire che i sintomi da intolleranza siano meno importanti o meno fastidiosi.
L’allergia al nichel è prevalentemente da contatto, cioè si sviluppa quando alcune parti del corpo vengono a contatto con questo metallo presente in tantissimi oggetti che si utilizzano quotidianamente.

Non esiste una vera e propria cura per questa allergia. Sicuramente bisogna limitare il più possibile il contatto con il metallo in questione e seguire i consigli di specialisti come allergologo e dietologo. Ma bisogna anche capire il motivo della permeabilità intestinale e lavorare anche su quell’aspetto.

Allo stesso modo l’intolleranza si manifesta dopo aver ingerito alimenti contenenti nichel. Questa condizione, a differenza dell’allergia, può essere temporanea e con una dieta a basso tenore di nichel si può recuperare la tolleranza nei confronti di alcuni alimenti.

I principali sintomi dell’intolleranza al nichel sono molto simili a quelli di un soggetto allergico:

• pruriti e dermatiti su tutto il corpo
• asma
• acufeni
• stanchezza
• infiammazione gengivale
• nausea
• mal di testa/emicrania
• gonfiore addominale

L’ascolto del proprio corpo è quindi di vitale importanza, se sospetti di essere intollerante o allergico al nichel ti consigliamo di farti seguire da un medico specializzato, l’unica figura in grado di effettuare una diagnosi certa.

Ad oggi esistono dei test convenzionali per verificare l’allergia (Prist, Rast e Patch) e non convenzionali (DRIA, CitoTest e Mineralogramma) per la diagnosi dell’intolleranza.

Come già detto, il nichel è un metallo naturalmente presente in natura, per questo motivo non esistono alimenti senza nichel, ma solo a basso contenuto.

Come fare quindi con la dieta? Ovviamente bisogna affidarsi a un nutrizionista che a seconda della fase possa darti una dieta già corretta. Nella fase iniziale, occorre innanzitutto evitare i cibi che ne contengono di più, inserendo nell’alimentazione quotidiana solo quegli alimenti che ne contengono una quantità minima.

Secondo EFSA c’è un calcolo molto semplice per sapere quanto nichel possiamo assumere ed è quello di moltiplicare 13 x il proprio peso corporeo. Se per esempio pesi 50 kg, il tuo limite giornaliero sarà di 650 migrogrammi al giorno (13 x 50).

Qui sotto trovi alcuni esempi di alimenti che contengono un alto livello di nichel, per 100 grammi e per porzione:
• fagioli cannellini (nichel 330mcg/100g – porzione da 50g 165mcg)
• farina integrale (nichel 83mcg/100g)
• grano saraceno (nichel 420mcg/100g)
• mandorle (nichel 120mcg/100g – porzione 20g 24mcg)
• cioccolato fondente superiore al 70% (nichel 412mcg/100g – porzione 10g 41mc)

Qui, sulla nostra pagina Instagram, trovi una piccola guida da poterti salvare e tenere sotto mano ogni volta che desideri

Ricorda che se stai seguendo una disintossicazione totale dal nichel o sei in un periodo particolarmente stressante per il tuo corpo come un cambio di stagione, è meglio parlarne con il proprio specialista e valutare livelli inferiori di nichel.

Nelle prossime settimane pubblicheremo anche una tabella con cui aiutarti a capire come calcolare il nichel nei tuoi pasti. Nel frattempo qui puoi trovare una ricetta low nichel realizzata in collaborazione con Francesca Agata Lino del blog No nichel lattosio frumento

In collaborazione con

Monia Caramma

Healthy food specialist

Si ringrazia

francesca_agata_lino

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