La fermentata famiglia del birraio Gritz

 

Se siete amanti della birra ma vi è stata diagnosticata una celiachia/allergia al grano (o gluten sensibility) non preoccupatevi: le soluzioni esistono.

Abbiamo incontrato per voi un micro birrificio tutto italiano che ha deciso come Slurp di portare la bandiera del senza glutine, ma con gusto.

Vi raccontiamo di Gritz e di Claudio, birraio e fondatore di questa azienda artigianale, che ha cominciato a concepire e crerare le prime birre senza glutine per sfida, per aiutare un amico la cui moglie è celiaca.

Comincia col frequentare un corso per birrai e ben presto si accorge che il mercato delle birre non risponde alla domanda sempre più frequente dei celiaci amanti della birra che, sul mercato della GDO, trovano birre senza glutine che non lasciano il segno e non conquistano pienamente gli amanti di questa bevanda (termine alquanto riduttivo poichè, si sa, la birra più che una bevanda è un vero e proprio alimento).

Fin da subito Claudio decide di aprire un birrificio indipendente per poter garantire l’assenza di contaminazione delle materie prime, cominciando col produrre la sua prima ricetta: la Pils della Graziella, un successo!

Da qui si susseguono la Belga della Danda e la Weiss della Barbara, prima weiss italiana senza glutine e seconda in Europa, che dopo diverse sperimentazioni, viene talmente perfezionata tanto da ricevere, nel 2019, l’ambito premio “Best Italian Beer” con il Luppolo d’Oro. In ultimo, non poteva mancare nella collezione la Ipa della Graziella e una birra a tema natalizio.

Claudio ci confida che il suo segreto è la ricerca della materia prima, che deve essere di alta qualità, e la ricerca sul territorio di nascita della ricetta: per fare un esempio il luppolo della Pils, che arriva dalla Repubblica Ceca, viene selezionato direttamente nel territorio di origine, mentre gli ingredienti della Weiss arrivano dalla Germania.

Ma non solo: l’attenzione al gusto e all’aspetto visivo devono essere sempre al top, anche se parliamo di birre 100% artigianali.

A questo punto, senza ancora averle assaggiate, durante l’intervista inizia a venirci sete e chiediamo quindi a Claudio quali abbinamenti ci consiglia per le sue birre.

La risposta da un lato sembra ovvia: pizza e birra sono il miglior matrimonio che si possa avere ma ci consiglia di provare la Pils con formaggi stagionati a pasta dura, la Weiss con piatti di pesce o comunque leggeri, la Belga con carni stufate e la Ipa perfetta per aperitivi o piatti salati in genere.

Per chiudere l’intervista chiediamo a Claudio cosa vede nel suo futuro, dato anche il periodo difficile del Covid e ci racconta che, malgrado le difficoltà, il suo obiettivo sarà quello di uscire quest’anno a San Patrizio con una birra nuova, una Stout, difficilmente reperibile sul mercato nella versione senza glutine.
Guardando più avanti, passato il 2021 l’obiettivo sarà quello di prosegure nel lavoro di perfezionamento delle ricette proponendo anche delle varianti stagionali.

Salutiamo Claudio con un Cheers e gli auguriamo il meglio per il futuro del suo birrificio: nel mondo del senza glutine servono davvero imprenditori che credano che anche questo tipo di prodotti debba essere Slurp.