
Ormai si sa che la Celiachia è una malattia autoimmune su base infiammatoria dovuta ad una intolleranza nei confronti di una frazione proteica del glutine ma in tal senso anche il ruolo del dentista e dell’igienista dentale può rivelarsi estremamente importante per la diagnosi precoce della malattia celiaca.
Difatti, oltre alla tipica sintomatologia gastro intestinale, esistono alcune spie d’allarme a livello del cavo orale. Nello specifico le aree affette possono essere: mucosa orale, lingua, saliva e denti, sia permanenti che da latte.
Manifestazioni sulla mucosa orale
Nei pazienti intolleranti al glutine, la mucosa orale e la lingua vengono frequentemente colpi te da afte ricorrenti.
Le afte, volgarmente definite stomatiti, sono delle piccole ulcerette non sanguinanti che possono persistere anche per due settimane.
Così come accade per le lesioni intestinali, gli episodi di aftosi tendono a scomparire a seguito di dieta priva di glutine.
È bene notare però che uno o più episodi di stomatite aftosica possono insorgere anche per altri fattori non correlati alla celiachia, come ad esempio: stress; carenza nella dieta di acido folico, ferro e vitamina B 12; predisposizione genetica; altre intolleranze e allergie (noci, formaggi, crostacei, semi, miele); eventuali a ltre malattie in corso; traumi; ddisfunzioni del sistema immunitario.
Le sedi tipiche sono la mucosa del labbro inferiore, la mucosa della guancia e la mucosa al di sotto della lingua. Sedi meno frequenti sono il palato, la lingua e le gengive.
Alterazioni della saliva
Oltre alle afte della bocca, la malattia celiaca può determinare un’alterazione del flusso della saliva sia da un punto di vista qualitativo che quantitativo. Anzitutto si assiste alla riduzione della sua funzione protettiva, con conseguente maggiore predisposizione alle carie e alle parodontopatie. Viene difatti ad alterarsi la sua composizione chimica che normalmente ci protegge contro i microbi. Inoltre, un altro riscontro possibile è la riduzione del flusso salivare. Molti pazienti celiaci lamentano un’importante secchezza della bocca, con difficoltà a deglutire o addirittura a masticare.
Non è infrequente riscontrare alterazioni del gusto.
Segni a carico dei denti
Anche se può sembrare insolito a molti, la correlazione tra celiachia e cavo orale è molto stretta. Un aspetto da non sottovalutare è il coinvolgimento dei denti. Ovviamente non tutti i difetti dello smalto sono correlati alla celiachia, ma manifestazioni della malattia possono estendersi oltre i problemi gastro intestinali, interessando gli elementi dentari.
Le lesioni a carico dei denti possono essere evidenziabili solo e soltanto se la malattia insorge, in forma silente o manifesta, in fase di crescita. A seconda dell’età di insorgenza della malattia celiaca possono essere colpiti gli elementi dentari da latte o permanenti, con una serie di danni strutturali. In questo caso, considerato che lo smalto dentario è un tessuto che non va incontro a rimodellamento, le lesioni dentarie sono irreversibili: non regrediscono con la dieta priva di glutine.
Tipologie di difetti dello smalto
Questi difetti dello smalto spaziano da alterazioni quasi impercettibili fino ad arrivare a serie compromissioni dell’integrità del dente.
Ad esempio si possono manifestare: macchie circoscritte di colore bianco, giallo o brunastro; piccole zone del dente opache; cuspidi o margini dei denti eccessivamente sottili o ruvidi.
La caratteristica tipica di queste lesioni dello smalto proprie della eristica tipica di queste lesioni dello smalto proprie della malattia celiaca è che sono simmetriche e bilaterali. I denti più colpiti sono gli incisivi, seguiti dai molari, canini e premolari. Uno studio scientifico sulla correlazione celiachia e cavo orale ha orale ha classificato questi difetti in 4 classi a seconda della loro gravità. Si parte da un grado 0 che corrisponde all’assenza di lesioni fino ad arrivare al grado 4 con il completo sovvertimento della forma del dente.
Consigli utili per il paziente celiaco
- Se hai scoperto che soffri di celiachia è molto importante non sottovalutare il problema e agire.
- Intensifica le visite di controllo dal proprio odontoiatra per la maggior predisposizione alla carie.
- Al fine di minimizzare i rischi è fortemente raccomandato spazzolare i denti dopo ogni pasto e soprattutto la sera. Difatti, è proprio durante la notte che la brusca riduzione del flusso salivare può risultare dannosa per denti e gengive.
- Prediligere dentifrici remineralizzanti, in grado di proteggere e di rinforzare lo smalto.
- Optare per la sigillatura dei solchi e delle fossette il più precocemente possibile.
Conclusioni
Questi difetti dello smalto spaziano da alterazioni quasi impercettibili fino ad arrivare a serie compromissioni dell’integrità del dente. La stretta correlazione tra celiachia e cavo orale può far sì che il dentista possa essere la prima figura sanitaria a porre il sospetto diagnostico, in particolar modo nelle forme lievi o silenti.
In collaborazione con
Dott.ssa Simona De Lorenzo
Biologa e Nutrizionista
Docente di Corsi di Formazione sulla Sicurezza del Lavoro e Alimentare
Istruttrice di Mindfulness